I perclorati (ClO4-) e i clorati (ClO3-) sono composti, utilizzati soprattutto nell’industria degli esplosivi, dei fiammiferi, delle automobili (per gonfiare airbag) e in pirotecnica.
Il clorato di potassio, alle dosi opportune, è utilizzato in medicina per la sua azione battericida come disinfettante del cavo orale.
Il clorato e il perclorato di potassio sono utilizzati nell’industria dei fertilizzanti per la loro azione ossidante, si possono ritrovare naturalmente anche nei concimi potassici di provenienza cilena.
l perclorato introdotto nella dieta attraverso gli alimenti contaminati è rapidamente eliminato con l'urina e non si accumula nell'organismo. Tuttavia, se assunto in elevate concentrazioni, il perclorato può impedire temporaneamente la metabolizzazione dello iodio (con effetti sulla tiroide).
Acqua potabile e fertilizzanti sono considerati potenziali fonti di contaminazione di perclorato e clorati negli alimenti.
Il perclorato al pari di clorati e cloriti, possono anche formarsi dalla degradazione dell’ipoclorito di sodio e/o biossido di cloro utilizzati come disinfettante nell’acqua potabile.
Per i perclorati il limite consigliato massimo ammesso è 1 mg/kg, per i clorati è molto più basso 0,01 mg/kg ed è un limite legale, non consigliato. Il problema sorge proprio sui clorati.
Le acque potabili nel Mondo sono trattate con prodotti a base di cloro per la loro potabilizzazione. Inevitabilmente usare cloro vuol dire creare dei sottoprodotti indesiderati quali appunto i clorati e non solo.
Il Dl.vo 31/2001 stabilisce i limiti massimi di contaminanti nelle acque potabili, all’interno di questo Dl. vo è indicato il massimo contenuto per i cloriti (0,2 mg/l) ma nulla riferisce sui clorati.
Solo l’Organizzazione Mondiale per la Salute (OMS) nel 2003 indica i valori guida per i clorati nelle acque potabili pari a 0,7 mg/l .
Non si comprende a questo punto perché negli alimenti vi sia un limite massimo ammesso di clorati 0,01 mg/kg mentre nell’acqua che beviamo tutti i giorni tale limite sia 70 volte più alto 0,7 mg/l
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