mercoledì 11 febbraio 2015

Il Parlamento Europeo chiede alla Commissione di porre fine alle pratiche private della GDO di restrizione nell'uso degli agrofarmaci

Una risoluzione del Parlamento Europeo, al punto 17, chiede alla Commissione:
"Il Parlamento Europeo ritiene che le norme private relative ai residui di antiparassitari adottate da molte catene di distribuzione di grandi dimensioni siano anticoncorrenziali e penalizzanti per i produttori del settore ortofrutticolo; chiede alla Commissione di porre fine a tali pratiche, in considerazione del fatto che i livelli di residui di antiparassitari ammessi in base alla legislazione dell'Unione forniscono una tutela adeguata della salute dei consumatori e dei produttori.".


Anche il Parlamento Europeo interviene su questa tematica. Limitare il numero di residui utilizzabili da parte della GDO (soprattutto estera) non permette all'agricoltore di alternare i principi attivi con diverso meccanismo di azione, uno dei principi base della lotta integrata, ciò comporta inevitabilemente fenomeni di resistenza da parte di funghi ed insetti alle poche molecole utilizzate.


Ricordiamo che la stessa CE nel punto 7 dell’Allegato III della Dir. 2009/128 sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ovvero la Direttiva sulla istituzione del PAN, recita: “ove il rischio di resistenza a una misura fitosanitaria sia conosciuto e il livello di organismi nocivi richieda trattamenti ripetuti di pesticidi sulla coltura, le strategie antiresistenza disponibili dovrebbero essere messe in atto per mantenere l’efficacia dei prodotti. Ciò può includere l’utilizzo di diversi pesticidi con diversi modi di azione”.